Gruppo Romano d'Ezzelino

 

Capogruppo: MAZZELLI Valentino

 

 

 

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Era il 10 ottobre 1924 quando Dissegna Agostino concretizzò l’idea, dopo la 5^ Adunata nazionale svoltasi al Passo del Tonale dal 31 agosto al 3 settembre 1924, di istituire un Gruppo Alpini a Romano d’Ezzelino (il fondatore, classe 1898, morì nel 1949 a causa delle inalazioni di gas nocivi che lo avevano reso invalido durante la prima guerra mondiale).

Nel 1925 venne eretta la colonna intitolata al generale Cadorna.

Durante la seconda guerra mondiale, il Gruppo venne praticamente sciolto e ricostituito nel 1948 da Donazzan Giuseppe che si avvalse della collaborazione di Bontorin Paolo, Bragagnolo Andrea, Baron Attilio, Zen Angelo e Carlesso Sebastiano (alfiere). 

Da subito iniziò un’instancabile opera di collaborazione con la Sezione Monte Grappa per il restauro del Ponte Palladiano (denominato, con la nuova inaugurazione “Ponte degli Alpini”), collaborazione proseguita nell’organizzazione dell’Adunata nazionale tenutasi a Bassano del Grappa.

A Donazzan Giuseppe, nel 1968,  subentrò come capogruppo Gobbo Giovanni, sino al 1974. Durante il suo mandato, con la partecipazione di altre associazioni, venne eretto il monumento in via Roma in onore dei  Caduti della prima guerra mondiale per iniziativa del maestro Giovanni Farronato.

Nei primi Anni Settanta, incontri amichevoli con altri gruppi alpini portarono a un rapporto  privilegiato con quello di Sant’Antonino di Susa. Chemello Domenico, eletto capogruppo nel 1974 e rimasto in carica sino al gennaio 2001, promosse, nel 1975, il gemellaggio ufficiale con  Sant’Antonino di Susa. Sempre nello stesso periodo, furono donati dei sassi del Monte Grappa agli alpini di Ponte Stura e Lauriano Po (AL) per erigere i  monumenti ai loro rispettivi Caduti, con conseguente gemellaggio alpino fra i gruppi stessi.

Con l’intento di rendere onore a tutti i Caduti, il Gruppo fece visita ai campi di concentramento di Dachau, Mauthausen e Auschwitz, dove furono internati anche cittadini di Romano.

Nel 1976, a sole ventiquattro ore dal terremoto del Friuli,  era già impegnato a Sammerdenchia, Tarcento e Magnano in Riviera in aiuto alle popolazioni.

Nel 1977, donò alla parrocchia di Magnano in Riviera una nuova campana con incisa la scritta “Romano d’Ezzelino” e, a ricordo dell’evento, gli alpini di Magnano in Riviera ricambiarono con un frammento della campana andata distrutta con il crollo del campanile.

Nel corso degli anni, è intervenuto in molte località colpite da calamità: in Val di Stava, ad Asti e Alessandria, a Foligno e ha fondato il Gruppo Donatori di Sangue e l’AIDO.

Dal 2002, guidato da Giovanni Bontorin, ha promosso la ristrutturazione della sede che ospita anche altre associazioni di volontariato, ha partecipato alla costruzione della base logistica per l’Associazione “Musei all’aperto” presso Malga Andreon, alla realizzazione di un percorso per carrozzine da disabili all’interno del Parco dell’Istituto Fatebenefratelli di Romano per gli anziani non autosufficienti, ai lavori del “Progetto Conca d’Oro” e, nell’ottobre 2009, alla costruzione del villaggio alpino di Fossa (AQ).

Nell’ottobre 2009 ha ospitato l’Adunata della Sezione. Attualmente è  impegnato nei lavori di recupero, di pulizia e manutenzione del sito storico di Col Bastia, su cui sorge il monumento dedicato a Dante Alighieri.

 

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