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Capogruppo: COSTA Claudio |
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La data di nascita del Gruppo Alpini di Valstagna risale al 18 marzo del 1923, giorno in cui viene inaugurato ufficialmente il gagliardetto del Gruppo che a quell’epoca si chiamava sezione.
Madrina del gagliardetto, la signora Margherita Sasso, madre dell’eroe Marco Sasso caduto sul Monte Fontanel (M.Grappa) nel 1917.
A causa dell’alluvione del 1966 gli archivi e gli immobili comunali sono stati completamente distrutti cancellando così tutta la preziosa documentazione del Gruppo valstagnese.
Negli anni 50 il Gruppo viene rifondato per merito dei soci Baldo Negrello, Dionisio Mocellin,e Aldo Costa. L’incarico di capogruppo è stato affidato a Dionisio Mocellin che lo ha svolto in modo esemplare per oltre 26 anni. Mocellin guidò le penne nere sia negli interventi in Friuli ((Tarcento- Villa Santina) sia nei lavori di recupero successivi all’alluvione della Vallata del Brenta. Con altri abitanti del paese, ha contribuito alla fondazione del Gruppo di Donatori di Sangue.Dopo Mocellin sono seguiti in qualità di capogruppo: Adriano Gheno (a partire dal 1975) e Serafino Gobbo fino al 1990. Dal 1991 al 1993 il direttivo scelse Antonio Cavalli che passò il testimone a Domenico Grossa (dal 1994-2001). Successivamente viene chiamato a guidare le penne nere valstagnesi Riccardo Cavalli dal 2001 fino alla sua prematura scomparsa.Il vice capogruppo Claudio Costa ha preso il suo posto e di recente è stato riconfermato in modo quasi plebiscitario. Nel 1997 viene stipulata una convenzione con l’Amministrazione Comunale per il diritto d’uso per 40 anni dei locali a piano terra dell’edificio della Casa di riposo di Valstagna. Dopo anni di attesa, è stata ricavata la sede in cui sono ospitati alpini, Donatori di Sangue, e la sezione valstagnese dei Combattenti e Reduci. Un’altra data significativa è stata la cerimonia del rientro della salma del capitano Giuseppe Signori, il 25 aprile 1998. All’ufficiale, che apparteneva alla 55^ compagnia del battaglione Vestone divisione Tridentina, ha portato il saluto un altro reduce dalla Russia: il tenente Nelson Cenci.Vanno poi ricordati, anche se in modo telegrafico gli impegni svolti dagli iscritti del Gruppo nella costruzione dell’asilo a Rossosch nel 1992 (Operazione Sorriso) con sei volontari ; a Kukes in Albania con quattro volontari; sei alpini hanno dato il loro contributo nella ricostruzione dopo la tremenda alluvione che ha colpito il Piemonte in modo particolare le province di Asti e Alessandria; altri tre hanno partecipato alla realizzazione di un asilo a Reggio Calabria, e quattro hanno prestato la loro opera nel dopo terremoto a Foligno.
Degna di menzione l’opera qualificata di alcuni volontari per la sistemazione del vecchio ospedale di Bassano sede centrale operativa della grande Adunata Nazionale.
In collaborazione con l’Amministrazione Comunale gli Alpini hanno reso più consono e decoroso il Parco della Rimembranza risalente agli anni venti (vedi foto) dove sono ricordati i caduti valstagnesi della Grande Guerra. Non a torto vengono chiamati “Gruppo Operatore” in virtù di quello che hanno fatto e che stanno facendo.
Attualmente il Gruppo conta 230 iscritti compresi gli amici degli alpini.
